San Bernardo di Bibiana – 19 Ottobre 2023

Ultima (si spera) attività sportiva in arancione nei boschi di castagni e betulle sopra Bibiana, sino alla cappelletta di San Bernardo (chiusa ma con fontana).
Dopo l’asporto di un caffè in piazza seguiamo la stradina che costeggia il dosso del castello (invisibile) tra prati e coltivi; bei panorami ma molta foschia e caldo abbondante.
Al bivio nel boschetto andiamo a sinistra (vecchia palina di legno) e costeggiamo il rilievo sino alla rampa asfaltata di Via dei Pianazzi, che risale tra ville e casette più brutte che belle (giardino con daini e caprette: un agriturismo?). Dopo le case la traccia si sterra e entra nel bosco: seguiamo il tracciato principale che risale, piega a sinistra ed inizia a pianeggiare. Trascuriamo un sentierino ben visibile che si arrampica con scalini sulla destra e mal facciamo perché poco dopo dobbiamo ritornare indietro e imboccarlo per non ridiscendere nel bosco.
Il tracciato sale deciso ma ben visibile, arrampicandosi tra i castagni sino alla base del roccione che fa da palestra di arrampicata: al di sopra la traccia ritorna normale ma noi scegliamo di salire ancora 10 minuti sul ripido sentierino che finalmente si affaccia sul pratino della chiesa. Salutiamo due anziane comari e ci accampiamo al sole sui tavoli da picnic, accanto alla fresca fontanella. Il panorama è assai ridotto ma il luogo è notevole perché nel 1706 Vittorio Amedeo II vi salì più giorni per osservare con il cannocchiale le mosse dei francesi che mettevano l’assedio a Torino (!) e qui formulò il famoso voto che portò alla costruzione della basilica di Superga (!).
Ripartiamo aggirando sull’asfalto i campi da bocce, pieni di vecchietti senza mascherine (!) e seguiamo il tracciato che scende con molte svolte tra i boschi del vallone, superando discutibili case sparse e raggiungendo infine Bibiana, dove chiudiamo questo grazioso giretto.